Battuta all’asta la bottiglia di whisky più grande al mondo

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Whisky: Asta da Record per la Bottiglia Gigante

Recentemente, la più grande bottiglia di whisky al mondo è stata venduta all’asta per la sorprendente cifra di 15.000 sterline. Questa straordinaria opera d’arte alcolica, prodotta nel 2009 dalla storica distilleria scozzese Tomintoul, si erge a un’altezza di 1,5 metri e contiene ben 105,3 litri di whisky invecchiato per 14 anni. Secondo Graham Crane, direttore della casa d’aste Just Whisky, si tratta di una “bottiglia di whisky veramente unica”, capace di contenere l’equivalente di 150 bottiglie tradizionali, ovvero circa 5.250 bicchierini!

Questa bottiglia non è solo imponente per le sue dimensioni; ha anche una storia affascinante. Nel 2012, ha fatto il suo debutto al pubblico nel prestigioso museo del whisky di Edimburgo, dove il suo valore era stimato in 5.000 sterline. Da allora, il suo valore è triplicato, confermando la crescente domanda e l’apprezzamento per questo distillato unico.

La Produzione e le Caratteristiche del Whisky

Realizzata nella celebre regione di Speyside, la bottiglia è stata riempita con whisky di malto singolo invecchiato, un processo che richiede tempo e cura. Il whisky, ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali, è invecchiato in botti di legno, solitamente di rovere. L’orzo è uno dei cereali più comuni, utilizzato per la produzione di malto, ma la tradizione della distillazione del whisky è contesa tra Scozia e Irlanda, con entrambe le nazioni che rivendicano la paternità di questa prelibatezza alcolica.

È interessante notare che la terminologia varia: “whisky” è il termine usato per le produzioni scozzesi e canadesi, mentre “whiskey” si riferisce solitamente ai distillati irlandesi e americani, come il Bourbon e il Tennessee Whiskey.

Il Fascino Globale del Whisky

Il whisky ha conquistato appassionati in tutto il mondo, e diverse nazioni si sono dedicate alla sua produzione. In Giappone, alcune distillerie seguono rigorosamente le tecniche scozzesi, mentre a Bangalore, in India, la distilleria Amrut produce un whisky caratterizzato da un’evaporazione molto elevata durante l’invecchiamento, nota come “angel share”. In questo caso, si stima che l’evaporazione raggiunga addirittura il 12% annuo, rispetto alla media del 1-2%.

Il whisky scozzese rimane il più rinomato a livello internazionale. Normative specifiche stabiliscono che solo i distillati prodotti in Scozia possono essere chiamati “Scotch whisky”, costringendo i produttori di altre regioni a utilizzare terminologie diverse. Le principali categorie di whisky scozzese includono:

  • Single Malt: prodotto esclusivamente da malto d’orzo e proveniente da una singola distilleria.
  • Blended Whisky: una miscela di whisky di cereali diversi.
  • Single Grain: distillato da cereali differenti dall’orzo, come frumento o mais, ma proveniente anch’esso da una sola distilleria.

Un’Asta Memorabile

La bottiglia da record, ora venduta, ha un tappo in sughero di ben 20 centimetri ed è stata realizzata con l’impegno di un team di 14 persone. La sua creazione è stata concepita non solo come un’opera di ingegneria, ma anche come un’icona della cultura del whisky, destinata a ispirare collezionisti e appassionati di tutto il mondo. La sua storia, dal museo di Edimburgo fino all’asta, ne fa un simbolo del fascino e dell’arte della distillazione.

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