Glossario Essenziale del Mondo del Whisky e Whiskey
Nel vasto panorama dei distillati, il whisky è senza dubbio il protagonista indiscusso. Tuttavia, alcuni termini presenti sulle etichette e nella produzione possono sfuggire all’attenzione del consumatore medio. Molti di questi termini sono sinonimo di qualità, mentre altri ci offrono una comprensione più profonda del processo di produzione. Ecco un elenco di alcuni dei termini più significativi.
ANGEL’S SHARE: Questo termine, che si traduce in “parte degli angeli”, si riferisce alla quantità di distillato che evapora durante l’invecchiamento, che è di circa il 2% all’anno.
BLENDING: Rappresenta il processo di combinazione di diversi whisky maltati e di cereali per creare un whisky blended.
CASK STRENGTH: Indica un distillato imbottigliato senza l’aggiunta di acqua, presentando così un grado alcolico più elevato.
CHARCOAL MELLOWING: Tradotto come “ammorbidimento del carbone”, è una tecnica di filtrazione sviluppata da Jack Daniel. Consiste nel far passare il distillato attraverso uno strato di carbone di legno d’acero prima della maturazione in botte.
ESSICCAZIONE: Questa fase finale del maltaggio serve a interrompere la germinazione del malto attraverso l’applicazione di calore.
FERMENTAZIONE: È la fase successiva al mashing, in cui vengono aggiunti i lieviti al wort per avviare il processo di fermentazione.
GERMINAZIONE: Seconda fase del maltaggio, durante la quale l’orzo viene disteso su pavimenti in calcestruzzo per circa dieci giorni, con mescolamenti effettuati tre volte al giorno.
GRIST: Rappresenta la farina grossolana ottenuta dalla macinazione dei cereali.
INFUSIONE: Questa è la fase iniziale del maltaggio, in cui l’orzo viene immerso in acqua per 2-3 giorni.
LOW WINE: È il prodotto della prima distillazione, caratterizzato da un volume alcolico di circa 23% vol.
MALTAGGIO: Prima fase della lavorazione del whisky, il maltaggio si compone di infusione, germinazione e essiccazione.
MASHING: Conosciuta anche come “macerazione”, in questa fase il grist viene miscelato con acqua calda, trasformando gli amidi in zuccheri.
MASTER BLENDER: Questa figura professionale è responsabile della miscelazione dei vari distillati per raggiungere il profilo desiderato.
PATENT STILL: È un alambicco a colonna, progettato intorno al 1830 dall’irlandese Aeneas Coffey.
POT STILL: Si riferisce a un alambicco discontinuo utilizzato per la distillazione.
PROOF: Questo termine indica il grado alcolico nei paesi anglofoni ed è approssimativamente il doppio dei gradi alcolici in volume.
SINGLE CASK: Indica un distillato proveniente da un’unica botte, mentre negli Stati Uniti si parla di “single barrel”.
SOUR MASH: Definita “poltiglia acida”, è un metodo utilizzato negli Stati Uniti in cui una parte della fermentazione precedente viene incorporata in quella successiva per mantenere una certa acidità e coerenza nel processo.
VATTING: Questo procedimento consiste nella miscelazione di diversi whisky maltati senza l’aggiunta di whisky di cereali.
WASH: È il liquido fermentato pronto per la distillazione, ottenuto aggiungendo lieviti al wort.
WASH STILL: Rappresenta un alambicco di grandi dimensioni dove avviene la prima distillazione.
WOOD FINISH: Indica l’affinamento del whisky in botti precedentemente utilizzate per altri prodotti, come bourbon, sherry o porto.
WORT: È il liquido zuccherino derivante dalla macerazione del grist in acqua calda.
Questa panoramica di termini legati al processo di produzione del whisky non è esaustiva, ma rappresenta un ottimo punto di partenza per avvicinarsi allo studio dei molteplici elementi che ne costituiscono le fondamenta.