Lo Spritz è senza dubbio il cocktail aperitivo italiano più amato, tuttavia le origini di questo cocktail sono piuttosto incerte. Alcuni affermano che risalga agli anni precedenti l’Unità d’Italia per opera dei soldati austriaci nel Triveneto, altri sostengono che sia nato intorno al 1917 nelle zone intorno al Piave durante la Prima Guerra Mondiale. Il nome Spritz, di origine austriaca, deriva dal verbo “spritzen” che tradotto significa “spruzzare”, termine che indica la pratica di allungare il vino con l’ acqua gassata usando la vecchia pistola da selz o il sifone. Il motivo per cui nasce lo Spritz è da ricondurre alle abitudini degli austriaci di bere vini bianchi freschi, leggeri e leggermente frizzanti o birra. I vini bianchi veneti erano molto più alcolici, quindi di conseguenza per renderli più leggeri e frizzanti venivano allungati con acqua di soda (acqua fortemente gassata).
La bevanda risulta diffusa anche in altre zone d’Italia, ma con nomi diversi, come ad esempio il “Paccatello” nelle Marche o il “Mezzo e Mezzo” a Napoli, spesso realizzato anche con la gazzosa. Inizialmente la ricetta dello Spritz era quindi composta da acqua di soda e vino bianco in uguale quantità. La più famosa variante con l’Aperol sembra diffondersi negli anni successivi alla fine della Prima Guerra Mondiale a Padova, dove nel 1919 nasce L’Aperol.
La ricetta subisce successivamente un’altra importante modifica, quando si decide di utilizzare un bianco frizzante emergente della zona, il Prosecco.
La ricetta che riportiamo è tratta dal sito ufficiale dell’Aperol:
- 3 PARTI DI PROSECCO D.O.C.
- 2 PARTI DI APEROL
- 1 PARTE DI SODA