Robot Barman: Futuro o Fantascienza?
I robot barman stanno rapidamente guadagnando terreno nel mondo della ristorazione, sollevando interrogativi sul futuro dei tradizionali baristi e barman. Saranno in grado di sostituire l’interazione umana dietro al bancone? Mentre la tecnologia avanza, l’idea di un bar gestito da robot suscita una certa inquietudine ma anche curiosità.
La prima apparizione significativa dei robot barman risale al 2016, quando Royal Caribbean International ha introdotto i robot B1-0 e N1-C a bordo delle sue navi. Questi innovativi bartender sono stati sviluppati dalla startup italiana Makr Shakr e si sono subito distinti per la loro capacità di miscelare cocktail con efficienza. Gli ospiti possono effettuare ordini tramite un tablet, e i robot, una volta ricevuta l’ordinazione, scelgono gli ingredienti e preparano le bevande.
Tuttavia, ciò che ha colpito di più i visitatori del Bionic Bar non è tanto l’aspetto tecnico, quanto l’elemento coreografico. Come sottolinea Alessandro Incisa, ingegnere meccanico e responsabile del progetto, i movimenti dei robot sono stati progettati per essere eleganti e armoniosi. In collaborazione con ballerini professionisti, è stata creata una coreografia che rende i robot affascinanti mentre preparano i cocktail.
Nel 2018, il prototipo Nino ha fatto il suo debutto a Torino, animando le estati dei Murazzi. Successivamente, nel gennaio 2019, ha fatto la sua apparizione Guido, un robot barman itinerante che ha ulteriormente dimostrato l’impegno di Makr Shakr nell’innovazione della miscelazione automatizzata, offrendo nuove opportunità nel settore della ristorazione.
La presenza dei robot barman ha continuato a crescere, con l’apertura del The View by Makr Shakr Rooftop a Milano nel 2019, un bar situato sulla terrazza della Town House, con vista panoramica sul Duomo. Qui, gli ospiti possono ordinare i loro drink tramite un’app o un cameriere, mentre i robot si occupano della preparazione. Con una capacità di servire fino a 80 drink all’ora, il bar rappresenta una fusione perfetta di tecnologia e servizio.
Il costo di un cocktail è di 12 €, ma la vera domanda è: come possono i baristi umani affrontare questa nuova era dominata dai robot? La risposta sembra essere una specializzazione continua nel settore.
Se hai mai pensato di diventare bartender, la FPU Barman Academy, ente di formazione accreditato dalla Regione Lazio, offre corsi specifici per prepararti a questa professione. In un mondo in continua evoluzione, investire nelle proprie competenze può fare la differenza.