
Richieste avvertenze anti cancro per cocktail e bottiglie. Può sembrare un’ulteriore batosta ai danni dei ristoratori, ma è una questione che si trascina da un po’ ed è recentemente tornata ad essere prioritaria proprio a causa del momento di crisi legata alla pandemia.
Siamo in piena emergenza sanitaria e i bar stanno vivendo forse uno dei momenti più brutti della storia del bere miscelato. Nemmeno in epoca di proibizionismo era così difficile frequentare un locale per bere un buon drink in compagnia di amici!
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Ma, se il momento dell’aperitivo è stato rimandato a data da destinarsi, sembra che il consumo di alcolici non si sia affatto ridotto. Anzi! E’ stato più volte ribadito che in questo ultimo anno il consumo di alcolici è addirittura aumentato.
La pandemia ci chiude in casa e non sempre, ammettiamolo, l’ambiente domestico è favorevole al rilassamento. Senza contare il carico di stress, preoccupazione e paura per il difficile momento. Proprio per questo diversi esperti di salute pubblica hanno lanciato l’allarme: attenzione all’abuso di alcol, nuoce alla salute!
E’ stato riscontrato un aumento di vendite di birra, vino e liquori piuttosto preoccupante. Un eccesso che non sembra limitarsi al solo alcol. A quanto pare le persone chiuse in casa in rispetto alle norme anti Covid-19 mangiano anche troppo e fanno poco movimento.
Allarme per la salute: richieste avvertenze anti cancro per cocktail e bottiglie
Il pericolo per la salute è piuttosto evidente, soprattutto per bambini e anziani.
E’ un dato di fatto oltre al peso, il sovrappeso, la sedentarietà e l’obesità sono le cause principali delle malattie più diffuse e letali in tutto il mondo.
Ecco perché l’American Society for Clinical Oncology (Asco), che con l’American Institute for Cancer Research, e l’American Public Health Association rappresenta le maggiori istituzioni nella lotta ai tumori, ha richiesto al Governo federale di aggiungere sulle etichette dei prodotti alcolici una precisa nota informativa per avvertire sul rischio di cancro collegato all’alcol.
E in italia?
Sappiamo che gli Stati Uniti sanno essere piuttosto estremisti e passare dal salutismo all’eccesso. E sappiamo che è proprio l’eccesso, non il consumo, a far male. Ma in Italia qual è la situazione? In fondo il nostro è un paese di grandi tradizioni vinicole e c’è una vera e propria cultura del bere.
Le criticità, però, non mancano. Secondo i dati dell’Oms, in Italia sono attribuibili all’alcol tra 5 e 10 casi per 100mila abitanti ogni anno. Un dato che fa pensare, soprattutto se si tiene conto che l’eccesso di alcol causa un aumento di rischio di tumore per fegato, cavità orale, faringe, laringe, esofago, colon-retto e mammella.
Per alcuni tumori come quelli legati a cavità orale, faringe, esofago e fegato il rischio attribuibile all’alcol è piuttosto elevato.
Bere troppo fa male: quando si eccede con l’alcol?
Abbiamo visto che a far male non è il consumo moderato quanto piuttosto l’eccesso di alcol. Ma cosa significa esattamente bere troppo? Per chiarirci meglio la questione è bene considerare le tre categorie che dovrebbero darci dei parametri di riferimento validi. Essenzialmente si identifica:
- consumo moderato: un massimo di 20 grammi di alcol al giorno
- consumo rischioso: fino a 60 grammi. Il 39% dei casi di tumore causati dall’alcol è dovuta a un consumo rischioso
- consumo pesante: oltre 60 grammi. Il 51% dei casi di tumore causati dall’alcol è dovuta a un consumo pesante

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