Quella strana fossetta sul fondo delle bottiglie di vino, a cosa serve? Quando si parla di beni di consumo pregiati di solito si pone l’attenzione sul contenuto ma, nello specifico caso del vino, anche il contenitore ha la sua importanza. Una bottiglia di vino deve necessariamente seguire determinati parametri per conservare al meglio la pregiata bevanda.
In più, soprattutto nel caso di vini pregiati, deve rispettare anche criteri estetici e di design. Spesso la forma della bottiglia di vino viene influenzata da diktat della moda o da tradizioni antiche. Giusto per fare un esempio, le bottiglie di Bordeaux sono state modellate sulla bottiglia usata per il vino di Champagne.
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Ma per quanto riguarda la tipica fossetta sul fondo di ogni bottiglia di vino, cosa possiamo dire?
La fossetta sul fondo delle bottiglie di vino
La sua origine ha motivazioni pratiche. Inizialmente venne infatti realizzata dai soffiatori di vetro che costruivano le bottiglie con metodo artigianale. Un metodo che rendeva necessaria la fossetta per rendere stabile la bottiglia e che permettesse di poggiarla senza rischi. Oggi non è più così e la maggior parte delle bottiglie di vino vengono realizzate con metodo industriale, Ma allora, perché si è mantenuta nel tempo?
Le ragioni sono due, una più pratica e una dettata dalla passione per il vino. Scopriamole insieme!
- Secondo la prima versione, forse la più pragmatica, la fossetta sul fondo delle bottiglie di vino si è mantenuta perché è in grado di raccogliere il sedimento che si forma in fase di invecchiamento. Riuscendo a farlo confluire sul fondo della bottiglia riduce la possibilità che finisca nel bicchiere mentre viene versato. In realtà nulla di tutto ciò è mai stato scientificamente provato ma, a quanto pare, il passaparola, è sufficiente per far mantenere la tradizionale forma.
- Vi è poi una seconda versione che, in realtà, preveda che non servano versioni o spiegazioni di alcun tipo. Insomma, basta la storia secolare e la tradizione vinicola per far sì che si mantenga questa curiosa caratteristica. La cultura vinicola, in fondo, è fatta anche di antiche tradizioni e, anche se cerca costantemente di rinnovarsi guardando al futuro, non smetterà mai di discostarsi dal legame con la sua storia antica fatta di gesti ripetuti e legami con la natura.
Sulle bottiglie di vino
Le curiosità sulle bottiglie di vino non si limitano, però, alla caratteristica fossetta sul fondo. Scopriamone altre insieme!
- Le bottiglie di vino possono essere fatte di diversi materiali,. Oltre al più usato vetro, troviamo anche la plastica e, addirittura, l’acciaio inossidabile. Il vetro resta comunque il materiale più usato per le sue caratteristiche. E’ infatti trasparente, resistente e non reagisce con il vino.
- La maggioranza delle bottiglie di vino ha una capacità di 750 ml, una capacità che è stata stabilita come standard internazionale nel lontano 1979.
- La bottiglia di vino viene sigillata da un tappo che serve a isolarne il contenuto dall’aria esterna. I tappi più comuni sono in sughero, ma alcune bottiglie di vino vengono sigillate con tappi in metallo o plastica.
- La data di imbottigliamento e la data di scadenza sono due informazioni fondamentali e devono necessariamente essere apposte in etichetta.
- Le bottiglie di vino possono essere etichettate in lingue diverse a seconda del paese in cui verranno distribuite.
- E, tornando alla fossetta sul fondo delle bottiglie di vino, sapevi che lo Zar Alessandro II di Russia pretese che lo Champagne Louis Rœderer “Cristal” (appositamente realizzato per lui nel 1867) non avesse la fossetta sul fondo? Questo perché temeva che qualcuno potesse nascondere nel fondo a campana della bottiglia una bomba per assassinarlo.
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