James Bond: Un’Icona della Mixology tra Romanzi e Film
James Bond, il celebre agente segreto, è diventato un simbolo della mixology, unendo eleganza e avventura. Fin dal suo esordio nel film Licenza di uccidere del 1962, fino all’attesissimo No Time To Die, i cocktail, insieme a birra e champagne, hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nel raccontare le sue storie.
L’uscita di No Time To Die è stata posticipata al 2021 a causa della pandemia di coronavirus. I produttori, MGM e Universal, hanno annunciato che la nuova data di uscita sarà il 2 aprile, permettendo così al pubblico di godere delle avventure di Bond sul grande schermo. Anche se l’attesa si fa lunga, sicuramente non farà altro che accrescere le aspettative.
La Passione di James Bond per i Cocktail
Non è un segreto che James Bond sia un grande appassionato di bevande. Che si tratti di un brindisi elegante o di un momento di relax tra inseguimenti, champagne, cocktail e birra non mancano mai nelle sue avventure. Attraverso decenni di film, diversi attori hanno dato vita a questo iconico personaggio, ma nessun 007 ha mai rinunciato a un drink di classe.
I numeri parlano chiaro: Sean Connery e Pierce Brosnan consumano tra gli 11 e i 12 drink per film, mentre Daniel Craig arriva addirittura a 20. È proprio Craig a lanciare il famoso Martini Belvedere, servito con un’oliva siciliana nel film Spectre.
Non solo classe ed eleganza, ma anche un’attenzione alle tendenze! In Skyfall, Bond sceglie una birra olandese, evidenziando il suo gusto variegato. Ma il cocktail per eccellenza resta il Vesper Martini, rigorosamente “agitato, non mescolato”. Creato per la prima volta in Casino Royale, prende il nome da Vesper Lynd, la prima Bond girl di cui Bond si innamora.
Preparazione del Vesper Martini: utilizza un calice da champagne, unisci Martini secco, tre parti di gin, una di vodka e mezza di Kina Lillet. Agita bene e guarnisci con una lunga e sottile scorza di limone.
Altri Drink Iconici di James Bond
Il mondo di Bond non si limita al Martini. Curiosamente, il classico Whisky & Soda è citato ben 21 volte nei romanzi di Ian Fleming. Se preferisce uno scotch, Bond non disdegna nemmeno un buon bourbon. In Licenza di uccidere e in Al servizio segreto di Sua Maestà, si fa notare il Vodka Tonic con una spruzzata di angostura bitter, mentre il cocktail Americano compare per la prima volta in Bersaglio mobile (1985).
Ricetta del Cocktail Americano: unisci 3 cl di bitter, 3 cl di vermut rosso Martini, una spruzzata di soda, una fetta d’arancia e limone. Per un tocco di classe, utilizza la Perrier, per arricchire un drink altrimenti semplice.
Il Mojito, al contrario, è raro nel mondo di Bond e non compare nei romanzi. Lo vediamo però in mano a Pierce Brosnan in La morte può attendere, uscito nel 2002, in un momento in cui il cocktail cubano stava vivendo un vero e proprio boom.
Champagne: Un Must per James Bond
La celebre canzone che celebra le bollicine francesi recita “Champagne, per brindare a un incontro”. James Bond ha fatto propria questa filosofia, condividendo frequentemente una coppa di champagne con affascinanti compagne. Una lezione di stile e seduzione che non passa inosservata!
Nei romanzi, Bond apprezza champagne di qualità come il Taittinger Brut, il Blanc de Blancs del 1943, il Taittinger del 1945 e il Veuve Clicquot. In particolare, il Dom Pérignon, presente in film come Missione Goldfinger e Dalla Russia con amore, è un grande classico.
Nel mondo cinematografico, il protagonista è il Bollinger, il cui nome viene citato per la prima volta nel romanzo Diamonds Are Forever e diventa lo champagne di riferimento della saga. Il Flute di Bollinger compare in vari film, tra cui Vivi e lascia morire, GoldenEye e Casino Royale.
Nel 2006, Bollinger ha anche lanciato una speciale edizione dedicata a Bond: il “Bollinger 007”, racchiuso in un contenitore d’acciaio a forma di proiettile, contenente una magnum di Bollinger Grande Année 1999.