Negli Stati Uniti, la posizione assunta riguardo al conflitto tra Ucraina e Russia è chiara e decisa. Purtroppo, la guerra non solo divide e distrugge, ma modifica in modo irreversibile le nostre abitudini quotidiane.
Si infiltra silenziosamente, anche se a miglia di distanza. Questa consapevolezza ha spinto i bar più trendy d’America a esprimere il proprio sostegno al popolo ucraino attraverso un gesto simbolico: cambiare il nome di un cocktail.
Il famoso Moscow Mule diventa così il Kiev Mule.
Che si tratti di una forma di propaganda, di un atto di protesta o semplicemente di una scelta consapevole, poco conta; la decisione è ormai stata presa. D’ora in poi, in America, il Moscow Mule sarà conosciuto come Kiev Mule o, in alternativa, Snake Island Mule.
Questo cocktail iconico, a base di vodka, ginger beer e lime, subirà un cambiamento che, pur non influenzando il suo gusto, rappresenta un altro dei tanti segnali di disapprovazione verso le azioni della Russia.
Originario degli Stati Uniti, il Moscow Mule non è affatto russo. La sua creazione risale al 1941 a Los Angeles, dove John G. Martin e Jack Morgan unitarono le loro forze: il primo possedeva il marchio Smirnoff e il secondo produceva ginger beer.
Il loro obiettivo iniziale era incrementare le vendite della vodka, all’epoca poco apprezzata a causa della sua origine sovietica.
Oggi, il mondo della mixology sta assistendo a una piccola rivoluzione. A cambiare sono solo alcune parole, ma le parole hanno un significato profondo; possono comunicare un’idea e trasformarsi in uno strumento potente.
Oltre al Moscow Mule, anche altri cocktail subiranno una trasformazione. La Caipiroska diventerà Caipi Island, mentre i cocktail White Russian e Black Russian si trasformeranno in White Ukrainian e Black Ukrainian, per boicottare ogni riferimento alla Russia.