L’Italia è una nazione composta da innumerevoli località, ognuna con un patrimonio culturale, artistico e, in particolare, enogastronomico da valorizzare e celebrare.
“Essere italiani è quasi un istinto. Non si nasce semplicemente su un territorio, ma si cresce immersi in esso. Vuol dire svilupparsi insieme al paesaggio, al linguaggio, al cielo sopra di noi e alla terra che calpestiamo. L’italianità è un concetto che risiede nel corpo e nell’anima. Non serve altro per sentirsi italiani.”
— Giulio Questi
Questa affermazione racchiude perfettamente il senso di appartenenza che il nostro bellissimo Paese sa instillare in noi, rendendoci instancabili lavoratori e sognatori senza confini. Il nostro talento ci ha permesso di emergere in vari ambiti, e anche l’arte della mixology non fa eccezione. L’applicazione Blueblazer ha stilato una lista dei migliori 11 hotel bar in Italia, includendo i loro cocktail più emblematici.
Siamo di fronte a un’Italia di eccellenza, che si traduce in strutture di alta classe, cura nei dettagli, ricette raffinate e innovative, e un’accoglienza elegante ma calorosa. La classifica parte dal Mandarin Oriental di Milano, attraversa il Four Seasons di Firenze e lo SkyStar di Roma, per arrivare infine al Timeo di Taormina. Si tratta di una selezione pensata per gli appassionati di cocktail e per chi desidera cimentarsi nella loro preparazione. Che tu sia un bartender esperto o un principiante in cerca di un drink perfetto, qui troverai ricette irresistibili. Come resistere a una simile tentazione?
Questo elenco prende in considerazione ogni aspetto dell’offerta: si valutano location, cocktail, accoglienza e ambiente. I grandi alberghi, spesso caratterizzati da soffitti storici, arredamenti di design, lusso e bellezza, sono i più privilegiati.
I migliori cocktail bar d’Italia:
- 1930 a Milano (indirizzo segreto)
- Trussardi alla Scala di Milano, Piazza della Scala, 5
- Literary Bar del Belmond Grand Hotel Timeo a Taormina (ME), Via Teatro Greco, 59
- Londra Bar del Londra Palace a Venezia, Riva degli Schiavoni, Castello 4171
- La Punta, Expendio de Agave a Roma, Via Santa Cecilia, 8
- Marco Martini Cocktail Bar a Roma, Viale Aventino 121
- Brusco Wine & Audio Room a Pozzuoli (NA), Via Napoli, 161/163
- Surfer’s Den a Milano, Piazza Caduti del Lavoro, 5 | tel. 338 5916764
- Freccia Bar a Piumazzo (MO), Via dei Mille, 159
- Piano 35 – Lounge Bar a Torino, Grattacielo Intesa Sanpaolo, Corso Inghilterra, 3
Giampiero Francesca, ideatore della guida, sottolinea:
“L’alta miscelazione ha avuto origine negli hotel. Oggi si beve generalmente meglio, ma l’ospitalità e l’attenzione al cliente rimangono un patrimonio esclusivo delle strutture alberghiere. Questo aspetto è fondamentale e va ribadito, soprattutto ora che molti giovani barman sembrano concentrarsi più sulla ricetta di un cocktail che sul benessere del cliente.”
Tuttavia, secondo l’esperienza di Giampiero Francesca, persiste un certo timore nei confronti dei bar degli hotel. Spiega infatti:
“Esiste ancora una sorta di rispetto reverenziale nei confronti di questi spazi e molti si chiedono se sia possibile entrare semplicemente per gustare un drink. Qualche progresso è stato fatto, specialmente grazie alla presenza di ristoranti stellati all’interno di queste strutture, ma c’è ancora molta strada da percorrere.”
L’app è stata creata proprio per far riscoprire i grandi classici della mixology.
“Molti dei cocktail più celebri sono nati dietro il bancone di un hotel. Dal nostro punto di vista, il cocktail più iconico è il Martini. Non è un caso che abbiamo premiato, durante la presentazione della guida, proprio un Martini preparato da Giorgio Fadda dell’Hotel Westin Europa Regina di Venezia.”
Si dice che ogni innovazione affondi le sue radici nel passato, e forse il segreto della crescente attenzione verso la mixology risiede nel perfetto equilibrio tra storia, cultura, creatività e innovazione.