Hard seltzer, alla scoperta di un nuovo modo di bere poco alcolico e light. Gli Hard selzer altro non sono che acque frizzanti fermentate, leggermente alcoliche e con un pizzico di frutta o di erbe aromatiche. Dopo aver conquistato il mercato francese e americano stanno pian piano arrivando anche in Italia.
Hard Seltzer
Gli Hard Selzer sono un modo alternativo di bere healthy. Volendone fare una classificazione dovremmo inserirli nelle categoria “birra” anche se, in realtà, si tratta di bevande alcoliche aromatizzate. Naturali, poco alcolici (varia dal 3 al 5%) e, di conseguenza, decisamente light. Cosa volere di più?
L’aperitivo non sarà più visto come un piacevo sgarro che, però, lascia inevitabilmente uno strascico di sensi di colpa. Pesarsi il lunedì non sarà più un incubo e fermarsi al bar con gli amici della palestra nel post workout diventerà un piacevole momento di condivisione.
Insomma, niente più scuse grazie agli hard seltzer!
Gli hard seltzer si apprestano a conquistare un’ampia fetta di mercato e non possono più essere ignorati da barman e ristoratori in genere.
Il mercato degli hard seltzer
Il successo degli hard selzer non è stato immediato. Sobno in molti a paensare che si tratti di una recente novità che ha immediatamente fatto il botto ma la realtà è che sono stati introdotti sul mercato già una decina di anni fa.
Solo che all’epoca nessuno sembrò apprezzarli. Chi fa marketing sa che avere in mano un buon prodotto è solo una delle tante variabili necessarie ad avere successo. Per riuscire a rendere interessanti gli hard seltzer si è dovuto studiare meglio le esigenze ed il target dei probabili fruitori. Ecco dunque che si è pensato di rinnovare la loro immagine puntando tutto sugli aspetti salutistici e dietetici.
Il limitato apporto calorico, il basso contenuto di zuccheri, il fatto di essere poco alcolici, la loro naturalità dovuta all’uso di pochi ingredienti naturali e alla mancanza di additivi chimici hanno fatto si che gli hard seltzer riuscissero a conquistare un’ampia fetta di mercato.
Il successo è arrivato in modo tanto improvviso quanto palese!
Sono stati inseriti con profitto nell’area della mixology da sempre più bartender desiderosi di ampliare l’offerta da proporre alla propria clientela. Inoltre, essendo facili da ‘usare’ anche nell’uso domestico hanno riscontrato un enorme trend di crescita nel periodo della pandemia.
Sono state infatti molte le persone che, chiuse in casa per via della quarantena, si sono dilettate nella preparazione domestica di aperitivi.
Le cifre parlano chiaro: secondo le previsioni di Iwsr, rappresenteranno la crescita maggiore nel decennio. Analizzando, invece, le stime di Goldman Sachs, dovrebbero toccare i 30 miliardi di dollari entro il 2025.
In America sono una realtà ormai consolidata, l’Europa è ancora terra di conquista. In Italia è stato il Birrificio Pontino uno dei primi a produrre hard seltzer.
Come si bevono gli hard seltzer
Gli hard seltzer vengono preparati partendo da un mix di acqua, zuccheri e lievito. A differenziarli dalla birra vera e propria è la possibilità di usare altri tipi di zuccheri oltre al malto d’orzo.
Si ricavano bevande leggermente frizzanti dal gusto particolarmente rinfrescante grazie agli aromi di frutta. Perfette per essere sorseggiate da sole, in purezza accompagnate da qualche stuzzichino per un aperitivo light e poco alcolico o anche usate per realizzare nuovi cocktail.