Il Gik, un vino blu proveniente dalla Spagna, è spesso descritto come il “nettare degli Dei” ed ha attirato l’attenzione degli appassionati di enogastronomia. Questo vino innovativo ha guadagnato notorietà, specialmente dopo che Pantone ha nominato il blu come colore dell’anno 2020. Nonostante sia un colore affascinante, il blu è difficile da integrare nella tavola. Ma come si ottiene un vino con una tonalità così unica?
Per realizzare il Gik, gli enologi selezionano attentamente uve provenienti da vitigni pregiati. La vera magia, però, avviene nel processo di produzione, dove alcuni giovani imprenditori di Bilbao hanno intrapreso un’avventura audace, dando vita a una start-up dedicata a questo vino innovativo.
L’azienda vinicola spagnola ha dichiarato di aver impiegato due anni di ricerca, collaborando con istituti tecnologici specializzati nell’alimentazione per perfezionare il prodotto.
La produzione del vino blu
Il Gik è prodotto da un mix di uve bianche e rosse provenienti dai vigneti di Rioja, Navarra e Saragozza. Per conferire il caratteristico colore blu, vengono aggiunti coloranti naturali. La gradazione alcolica di questo vino è relativamente bassa e tra le varietà di uve utilizzate ci sono syrah, airén e garnacha.
Come viene realizzato il Gik
Fondamentalmente, Gik è un vino da tavola ottenuto senza una specifica macerazione delle vinacce e senza invecchiamento in botte. Durante la fermentazione, vengono incorporati pigmenti derivati dalle uve rosse, le antocianine, che si trovano nella buccia dell’uva. Questi pigmenti possono presentare diverse sfumature, dal rosso all’indaco, il quale conferisce al Gik la sua inconfondibile colorazione blu.
Inoltre, un colorante naturale viene aggiunto per enfatizzare ulteriormente il suo blu vivace. I giovani produttori hanno spiegato che due anni di ricerca sono stati necessari per sviluppare questo prodotto, e hanno sottolineato che il blu rappresenta per loro tecnologia, fluidità e un tocco di poesia. Bere Gik non è solo gustare un vino blu; è un atto di innovazione e creatività, una sfida alle tradizioni.
Caratteristiche e recensioni del Gik
Per chi è interessato a provare il Gik, ecco alcune informazioni generali: il vino presenta un sapore leggermente acido, con un’immediata esplosione fruttata e dolce, ed è molto facile da bere. Con una gradazione alcolica di 11,5°, è composto per il 99% da vino, per l’1% da mosto, e contiene dolcificanti non calorici e coloranti naturali. È un’ottima scelta per chi cerca esperienze gastronomiche innovative e originali, perfetto anche come regalo.
Tuttavia, il Gik ha affrontato delle controversie. Dopo il suo lancio sul mercato spagnolo, è stato multato e non riconosciuto ufficialmente come vino, nemmeno dall’Unione Europea, a causa della sua colorazione distintiva. Un assaggiatore ha commentato che, se si chiudono gli occhi, si potrebbe scambiare il Gik per un cocktail alcolico. In effetti, ha riscontrato poco successo a Ibiza, nota per la sua propensione verso le novità.
È evidente che, nonostante le opinioni contrastanti, il Gik continua a stimolare curiosità e discussione nel mondo del vino. La parola finale spetta ai degustatori: a voi la possibilità di formarvi una vostra opinione su questo affascinante prodotto.