Dopo l’acqua frizzante potrebbe sparire anche la birra

birra

Dopo l’acqua frizzante anche la birra è a rischio a causa della carenza di Co2 che sta mettendo a serio rischio il mercato delle bibite frizzanti. Ma, diciamocelo, nessuno è pronto a rinunciare ad una bella bionda fresca.

In Italia, solitamente, la birra si consuma all’aperitivo o per accompagnare pizza o grigliata. E’ un modo per trascorrere un po’ di tempo con gli amici o prendersi del tempo per sé. Insomma, un rito irrinunciabile!

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Un anonimo sui social ha scritto:

“Senza ombra di dubbio, la più grande invenzione nella storia dell’umanità è la birra. Oh, certo, sicuramente anche la ruota è stata una gran bella invenzione, ma vi assicuro che la ruota non va altrettanto bene con la pizza.”
(Anonimo)

E allora come potremmo fare senza birra?

Birre industriali a rischio

Ad essere a rischio per la carenza di Co2 non è solo l’acqua frizzante ma, a quanto pare, anche la birra industriale. Se per l’acqua frizzante la crisi è già nota, presto dovremmo fare i conti anche con problemi per le bibite gassate.

La situazione è piuttosto complessa. Ora come ora è possibile trovare con facilità solamente le acque effervescenti naturali. Si tratta di acque che contengono naturalmente il Co2 già alla sorgente. In alternativa non conoscono crisi nemmeno le acque carbonate in impianti che auto-producono l’anidride carbonica.

L’unica soluzione per contrastare la carenza di Co2 sembra essere l’autoproduzione. Il periodo è dunque critico e non vi sono previsioni sul finire dell’allarme. Anzi, a quanto pare potrebbe estendersi anche ad altre bibite, birra industriale compresa.

Perché c’è carenza di Co2

Il problema che sta a monte della crisi di Co2 è dovuto ai rincari di carburante ed energia che hanno portato ad un aumento dei prezzi pressoché insostenibile. Per quanto riguarda la situazione nazionale, c’è poi da dire che è entrato in crisi l’impianto di Ferrara appartenente alla Yara International. Solo questo impianto riforniva di anidride carbonica il 30% delle aziende in Italia.

Per far fronte a questa carenza improvvisa molte aziende hanno scatenato una sorta di frenesia d’acquisto, arrivando a comprare anche a prezzi decisamente spropositati. Il rischio è che questi rincari si ripercuoteranno poi sulla clientela finale.

Ma, non preoccupiamoci troppo, per ora la birra è sana e salva e nessuno può privarcene! Anche perché, ricordiamolo sempre, siamo in Italia e son certa si troverà la soluzione ottimale per non restare senza una buona birra!

D’altronde, come diceva Homer Simpson (che, si, è il personaggio di un cartone ma di birra se ne intende)

Two beer or not two beer: that is the passion”.
(Homer Simpson)

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