Che differenza c’è tra barman e bartender

Che differenza c'è tra barman e bartender

Che differenza c’è tra barman e bartender?

Quando si parla di barman e bartender, molti si chiedono se ci sia una reale differenza tra i due termini o se siano semplicemente sinonimi. La risposta a questa domanda è piuttosto semplice: la distinzione tra barman e bartender è fondamentalmente di natura linguistica, piuttosto che pratica. Nel mondo del lavoro, infatti, entrambi i termini si riferiscono alla stessa figura professionale: quella persona che si occupa di servire bevande alcoliche e analcoliche, preparare cocktail, interagire con i clienti e gestire il bar in generale. Tuttavia, vediamo nel dettaglio le piccole sfumature che distinguono i due termini.

Barman vs. Bartender: una differenza linguistica

La parola “barman” è di origine britannica e si è affermata principalmente nei paesi europei, Italia inclusa.

Il termine “bartender”, invece, è di origine statunitense e viene utilizzato prevalentemente nei paesi anglofoni, come Stati Uniti e Canada.

In Italia, il termine barman è quello più comune, anche se negli ultimi anni “bartender” ha iniziato a guadagnare terreno, soprattutto tra i giovani. Tuttavia, sia che si parli di barman o di bartender, ci si riferisce alla stessa figura professionale, che deve essere in grado di svolgere un insieme ben definito di attività e di possedere determinate competenze.

Le azioni che deve svolgere un barman/bartender

Indipendentemente dal termine utilizzato, il lavoro di barman o bartender comporta una serie di attività che vanno oltre il semplice atto di versare bevande. Di seguito sono elencate le principali azioni che un barman/bartender deve essere in grado di eseguire:

  1. Preparazione e servizio delle bevande: Il compito principale del barman/bartender è quello di preparare e servire drink alcolici e analcolici, sia classici che innovativi. Questo include la conoscenza delle ricette dei cocktail più famosi (come il Mojito, il Martini o il Negroni) e la capacità di inventare nuove ricette che possano soddisfare i gusti dei clienti.
  2. Gestione del bar: Un barman/bartender deve essere in grado di gestire l’organizzazione del banco bar, garantendo che tutto sia in ordine, che gli strumenti di lavoro (come shaker, misurini, bicchieri, ecc.) siano sempre puliti e pronti all’uso e che non manchino mai gli ingredienti necessari per la preparazione dei drink.
  3. Interazione con i clienti: Una delle parti fondamentali del lavoro del barman/bartender è l’interazione con i clienti. Deve essere accogliente, ascoltare le richieste, saper suggerire i drink più adatti e, in alcuni casi, anche saper intrattenere i clienti, creando un’atmosfera piacevole all’interno del locale.
  4. Controllo delle scorte: Il barman/bartender deve tenere sotto controllo le scorte di alcolici, analcolici, ghiaccio e altri ingredienti. È importante che sappia gestire l’inventario del bar per evitare che manchino prodotti essenziali durante il servizio.
  5. Pulizia e igiene: La pulizia è un aspetto fondamentale per chi lavora dietro al bancone. Il barman/bartender deve garantire che il bar sia sempre pulito e ordinato, sia per motivi estetici che di igiene. Questo include la pulizia degli strumenti di lavoro e dei bicchieri utilizzati per servire i drink.
  6. Capacità di lavorare sotto pressione: In un bar, soprattutto nelle ore di punta, il lavoro può diventare frenetico. Un buon barman/bartender deve essere in grado di mantenere la calma, gestire il flusso dei clienti e continuare a servire drink di alta qualità anche quando la situazione si fa caotica.

Le competenze che deve avere un barman/bartender

Oltre alle azioni pratiche, ci sono una serie di competenze che un barman o bartender deve sviluppare per svolgere al meglio il proprio lavoro. Queste competenze vanno al di là della semplice conoscenza delle ricette dei cocktail e riguardano aspetti più ampi legati alla gestione del bar e al rapporto con la clientela.

  1. Conoscenza delle bevande: Un barman/bartender professionista deve avere una vasta conoscenza delle diverse tipologie di alcolici, birre, vini e bevande analcoliche. Questo include la conoscenza dei marchi, delle tecniche di distillazione e dei sapori che caratterizzano ciascun prodotto.
  2. Tecniche di miscelazione: Preparare un cocktail non è solo una questione di ingredienti, ma anche di tecnica. Il barman/bartender deve saper utilizzare correttamente gli strumenti di miscelazione e conoscere le tecniche più avanzate, come il flair bartending, il muddling e l’uso degli aromi.
  3. Comunicazione: La capacità di comunicare efficacemente con i clienti è fondamentale. Un buon barman/bartender deve saper ascoltare le richieste dei clienti, rispondere con cortesia e fare in modo che ognuno si senta accolto e a proprio agio.
  4. Gestione del tempo: In un ambiente frenetico come quello di un bar, la capacità di gestire il tempo è cruciale. Il barman/bartender deve essere in grado di servire rapidamente, mantenendo al contempo alti standard di qualità.
  5. Creatività: La creatività è una qualità che distingue un buon barman/bartender da uno eccellente. Essere in grado di sperimentare con nuovi ingredienti e combinazioni per creare cocktail unici può fare la differenza e attirare una clientela affezionata.
  6. Attenzione ai dettagli: La precisione nella preparazione dei drink, nella presentazione e nel servizio è essenziale. Anche il più piccolo errore può compromettere l’esperienza del cliente.
  7. Capacità di adattamento: Il lavoro in un bar può essere molto dinamico e imprevedibile. Il barman/bartender deve essere flessibile e in grado di adattarsi rapidamente a diverse situazioni, che si tratti di una folla improvvisa o di richieste particolari da parte dei clienti.

L’importanza della formazione

Sebbene alcune competenze possano essere apprese sul campo con l’esperienza, una solida formazione è essenziale per diventare un barman/bartender di successo. Negli ultimi anni, l’importanza della formazione per chi desidera lavorare in questo settore è cresciuta esponenzialmente, con la nascita di numerosi corsi e accademie che offrono programmi specifici.

Tra le accademie più rinomate in Italia, spicca la FPU Barman Academy, un ente formativo accreditato dalla Regione Lazio, che si è affermato come punto di riferimento per la formazione professionale dei barman e bartender. FPU offre una gamma completa di corsi, che spaziano dalla preparazione di base fino alle tecniche avanzate di mixology e flair bartending.

La formazione presso FPU Barman Academy

La FPU Barman Academy ha sviluppato un’offerta formativa di altissimo livello, pensata per soddisfare le esigenze sia di chi è alle prime armi, sia di chi desidera perfezionare le proprie competenze. Tra i corsi più apprezzati si trovano:

  1. Corso barman base: Questo corso è pensato per chi si avvicina per la prima volta al mondo del bartending. Gli studenti imparano le basi della miscelazione, le tecniche di servizio, la gestione del banco bar e la relazione con i clienti. Un corso fondamentale per chi vuole intraprendere questa professione.
  2. Corso avanzato di barman: Rivolto a chi ha già una buona conoscenza del settore, questo corso approfondisce tecniche di miscelazione avanzate e la creazione di cocktail personalizzati. Vengono anche trattati argomenti come la gestione del bar e l’arte della presentazione.
  3. Corso di flair bartending: Il flair bartending è una tecnica spettacolare che combina l’arte del bartending con elementi di giocoleria. Questo corso è rivolto a coloro che vogliono imparare a intrattenere i clienti con movimenti acrobatici, senza compromettere la qualità del servizio.

Perché scegliere FPU Barman Academy?

La scelta di frequentare un corso presso la FPU Barman Academy non riguarda solo l’apprendimento delle tecniche, ma anche l’accesso a una rete di professionisti del settore. L’ente, accreditato dalla Regione Lazio, garantisce una formazione certificata che offre ottime prospettive lavorative sia in Italia che all’estero.

L’importanza della formazione nel mondo del bartending non può essere sottovalutata. Con una preparazione solida, come quella offerta da FPU, un barman/bartender può distinguersi dalla concorrenza, acquisire maggiore sicurezza nelle proprie capacità e accedere a opportunità lavorative in contesti di alto livello, dai bar di lusso agli hotel a cinque stelle.

In conclusione, la differenza tra barman e bartender è puramente linguistica, ma ciò che realmente conta è la preparazione e le competenze del professionista. Se stai cercando un corso barman a Roma, la FPU Barman Academy può aiutarti a diventare un barman/bartender professionista di successo!

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