Atomik: La Vodka dallo Spirito Unico di Chernobyl
Atomik è una vodka innovativa, realizzata nella zona di esclusione attorno alla centrale nucleare di Chernobyl, rappresentando il primo prodotto commerciale proveniente da questa area abbandonata.
Il professor Jim Smith, a capo di un team di ricercatori dell’Università di Portsmouth, nel Regno Unito, ha spiegato: “L’idea era di utilizzare la segale per creare uno spirito”. La sua équipe ha dedicato anni a studiare la regione e a comprendere come il suolo si sia ripreso dall’incidente nucleare del 1986.
È Atomik radioattiva?
“Assolutamente no,” afferma il professor Smith. “La vodka Atomik ha livelli di radioattività paragonabili a quelli di qualsiasi altra vodka”. Il processo ha coinvolto l’uso di segale con leggera contaminazione e acqua prelevata dalle falde acquifere locali, entrambe sottoposte a distillazione. Collaborando con l’Università di Southampton, il team ha analizzato i campioni e non ha rilevato alcuna traccia di radioattività, con risultati ben al di sotto dei limiti di rilevamento.
Il professor Smith, che lavora a Chernobyl sin dagli anni ’90, ha notato come le condizioni economiche per gli abitanti locali siano rimaste estremamente difficili, a fronte di un paesaggio che si sta lentamente rigenerando. “Ci sono aree con radiazioni elevate, ma in generale, la contaminazione è spesso inferiore a quella di molte zone nel mondo con un naturale fondo radioattivo,” spiega.
“Il problema principale per le persone che vivono qui è la mancanza di una dieta equilibrata, assistenza sanitaria adeguata, opportunità di lavoro e investimenti”, aggiunge.
L’obiettivo del progetto legato alla vodka Atomik è generare profitti da reinvestire nelle comunità locali. “Dopo 30 anni, la cosa più cruciale per quest’area è lo sviluppo economico, piuttosto che la questione della radioattività”, sostiene il professor Smith.
Il dottor Gennady Laptev dell’Istituto Idrometereologico di Kiev ha evidenziato come la terra circostante a Chernobyl continui a essere produttiva e come sia fondamentale non abbandonarla. Laptev è uno dei membri fondatori della Chernobyl Spirit Company, responsabile della produzione della vodka. Quest’anno, l’obiettivo è realizzare 500 bottiglie, destinate inizialmente ai turisti in aumento che visitano la zona, in particolare dopo il successo della serie TV Chernobyl.
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