Aprire un bar è il sogno di molti barman e di molte persone. Ti consentirà lavorare per te stesso e di plasmare l’ambiente in cui lavori sulla base del tuo gusto personale e delle tue necessità. Il tuo ideale di bar è quello in cui servire brioche e cappuccino per colazione? Oppure preferisci un concept bar all’avanguardia? Il tuo target di riferimento punta al pranzo di lavoro o agli amanti dell’aperitivo? Starà a te scegliere. Senza contare che aprire un bar ti consentirà di svolgere un lavoro sempre diverso, a contatto con le persone e slegato dalla noiosa routine dell’ufficio. Ultimo punto, ma non meno importante, se riuscirai a pianificare le cose per bene, avrai buoni margini di guadagno.
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Prima di aprire un bar
Il primo consiglio che mi sento di darti è di sognare in modo concreto. Contraddizione in termini? Più o meno. L’idea è quella di visualizzare il bar che vorresti aprire per poi riuscire a pianificarne l’apertura senza procedere per tentativi. Prova a pensare: cosa vorresti offrire? A chi vorresti rivolgerti? Hai i fondi necessari?
Se il tuo desiderio è quello di aprire un bar tutto tuo, questo articolo è proprio quello che fa per te.
– Scegli la tipologia di bar
Come prima cosa pensa al carattere e all’anima che vorrai dare al tuo bar. Si tratterà di un bar per colazioni? Punti più ad una clientela che cerchi un punto per la pausa pranzo? Oppure puoi scatenarti con aperitivi o apericena che tanto vanno di moda! Se segui le tendenze poi, potresti pensare ad un locale di tendenza, sofisticato e un po’ decadente, da far diventare un punto di ritrovo per i nuovi Hipster.
– Individua la giusta collocazione
Una volta individuata la tipologia di bar che vorrai aprire dovrai pensare all’ubicazione. Inutile aprire un locale di degustazione caffè e dessert gourmet di fronte allo stadio dove il 80% dei clienti vorrà un panino e una bibita da consumare in fretta. Tieni anche conto della possibilità di parcheggiare, della sicurezza e della affluenza della zona. Aprire un bar in centro potrebbe essere più costoso all’inizio, ma poi ti assicurerà maggiore visibilità in futuro. Dopo aver individuato il luogo dovrai anche studiare la concorrenza. Il mercato non è ancora saturo, ma è quasi certo che ci saranno altri bar in zona. Studiali e prova a fare di più e meglio. Trova il modo di distinguerti e dai un motivo valido ai tuoi futuri clienti per venire proprio da te.
Altra cosa importantissima: subentro o nuova apertura?
Questa è una di quelle cosa da definire subito, se subentrare a qualcuno che era già in possesso di un bar o se aprirne uno completamente nuovo. Nel primo caso dovrai verificare tutti che tutti i documenti siano in regola e verificare che siano stati chiusi eventuali debiti con l’agenzia delle entrate e con i fornitori onde evitare ripercussioni economiche legate alla vecchia gestione.
Se invece decidi di aprire un bar ex-novo è necessario richiedere e compilare i documenti per l’apertura di una nuova attività commerciale. Dovrai quindi:
Assicurati che sia in regola con i requisiti urbanistici e strutturali. Per questo, e per preparare la DIA o SCIA da presentare al SUAP, dovrai contattare un tecnico, perito o geometra.
– I requisiti personali per aprire un bar?
Ora che il tuo sogno è ben definito, dovrai per forza di cose fare i conti con la burocrazia. Aprire un bar richiede una buona pianificazione e ci sono requisiti imprescindibili da possedere.
- Primi tra tutti quelli legati al settore alimentare.
- Ma dovrai anche aprire una Partita IVA;
- Iscriverti all’INPS;
- Effettuare l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio competente;
- Individuare con l’aiuto di un commercialista la forma societaria più adatta;
- Assicurarti che tutte le persone che lavorano per te frequentino un corso per addetti che manipolano alimenti (in sostituzione del vecchio libretto sanitario). Se sei alla ricerca di un corso che ti dia le nozioni necessarie riguardo alle principali norme igieniche e di sicurezza, la FPU Barman Academy ti propone il suo CORSO H.A.C.C.P.
- Se vuoi vendere alcolici o superalcolici, dovrai richiedere la licenza per la vendita di prodotti alcolici;
– Le autorizzazioni per aprire un bar
L’immobile prescelto deve essere a norma e quindi perfettamente in regola quanto a licenze e requisiti che sono imposti spesso dalla legislazione locale (Comunale o Regionale). Ciò vale anche qualora si sia scelto di rilevare un bar già esistente. Cosa devi fare?
- Presentazione al Comune il modulo per la comunicazione di inizio attività comprensivo degli allegati richiesti (dati del titolare, dell’impresa, orari di apertura, agibilità, conformità ASL ecc.);
- Richiedere al comune l’autorizzazione all’esposizione dell’insegna;
- Fare richiesta all’Agenzia delle Entrate dell’autorizzazione alla vendita al minuto di superalcolici;
- Pagare i diritti SIAE per la diffusione di musica e immagini;
- Per i soli locali di dimensioni pari o superiori ai 450 mq, serve anche la richiesta di certificazione antincendio ai Vigili del Fuoco.
- Richiedi il Documento di Valutazione dei Rischi: riporta tutti i rischi presenti nel locale e le modalità per prevenirli; un attestato che provi che avete frequentato un corso antincendio.
– I corsi per aprire un bar
Diventare baristi o gestori non lascia spazio all’improvvisazione. Richiede competenza, conoscenze delle tecniche e delle materie prime. Il consiglio è quello di formarti attraverso corsi di formazione accreditati e ben indirizzati alla tipologia di professione che vorrai intraprendere:
Dopo questi corsi dedicati al “saper fare bene” dovremo anche dedicare tempo ad affrontare i corsi burocratici, quelli obbligatori per legge:
- I corsi SAB (Ex Rec)
- HACCP
- Sicurezza sul lavoro
– I costi per aprire un bar
Il costo di un bar dipende essenzialmente da due fattori: dimensioni e posizione. Gran parte del budget è dato da affitto, utenze e personale. Calcola un minimo di 50.000 / 60.000 €, anche se è una stima molto approssimativa. Tieni presente che la somma richiesta per subentrare in un locale preesistente non si discosta di molto. La somma da corrispondere al precedente titolare, (sempre azzardando una stima intorno ai 100/120.000 €) potrà però essere rateizzata. Ma non sarà l’unica spesa da affrontare: dovrai infatti aggiungere l’onorario del notaio e il compenso dell’eventuale mediatore per un totale di ulteriori 7.000 – 8.000€.
Per contenere le spese iniziali è utile prestare attenzione nell’atto della scelta di arredamento e macchinari. Considera che per una macchina del caffè professionale si possono spendere più di 2.000 € e che un tavolo e un frullatore da bar raggiungono i 300€ ! Avere buoni materiali ti consentirà però di lavorare meglio, più in fretta e senza intoppi. Pondera molto bene le tue scelte. Potrebbe essere utile l’ipotesi dell’affitto o del comodato.
– Aprire un bar in Franchising
Aprire un bar in franchising ti può dare una solida base di partenza e tante agevolazioni. Soprattutto se non sei nel settore da molto tempo, affidarti alla competenza di società che hanno nella gestione di bar e caffetterie anni di esperienza può essere un’ottima strategia.
Nella maggior parte dei casi si tratta di noti marchi di caffè che forniscono:
- know-how
- assistenza burocratica, fiscale e gestionale,
- condizioni vantaggiose per l’acquisto di macchinari e il rifornimento del caffè. Spesso infatti la macchina per l’espresso e le altre dotazioni sono date in omaggio o in comodato gratuito. Quasi sempre viene chiesto in cambio l’acquisto di quantità di caffè concordata.
Da non sottovalutare anche la pubblicità indiretta e la visibilità date dai nomi molto famosi, dai loghi e dalle insegne immediatamente riconoscibili.
Ogni marchio propone contratti di franchising con condizioni, e modalità differenti. In genere ci si impegna ad investire un capitale minimo (che può andare indicativamente dagli 10.000 ai 30.000 €) e ci si impegna per un minimo di 5 anni (poi rinnovabili).
Una volta assolti tutti gli adempimenti burocratici necessari per aprire un bar, dovrai occuparti di tutte quelle attività fondamentali affinché il tuo progetto abbia successo.
Dovrai sviluppare un business plan e calcolare i costi per l’apertura, l’avviamento e la gestione del tuo bar. C’è poi la gestione del personale e dei fornitori.
Le campagne pubblicitarie e la definizione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Gli elementi da considerare in un locale sono molti e molto complessi.
FPU Barman Academy ente di formazione accreditato dalla Regione Lazio propone un corso ad hoc, il corso di Bar Management in grado di fornirti tutti gli strumenti necessari affinché tu possa gestire al meglio l’aperture del tuo bar o migliorare e ottimizzare quello che già possiedi.
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